C’è un uomo che in sella alla sua Bianchi Venezia percorre i luoghi che abita e che ha abitato. Un mezzo, la bici, che gli consente di modulare l’andatura, snodarsi fra rivoli di ricordi. I vissuti irrompono senza preavviso, le cose emergono senza chiedere il permesso. I luoghi tramutano in ricordo e la memoria si espande a raggiera, divenendo il sense of place del poeta.
foto in seconda copertina: Gabriele Albergo